
Termoformatura – personalizzazione degli scarponi da sci
Rimettere in forma il “vecchio” scarpone per la nuova stagione
L’inverno è alle porte. Lukas Irmler aspetta da mesi che torni finalmente il freddo e l’attesa della neve cresce ogni giorno di più.
“È davvero arrivato il momento di portare gli sci a fare manutenzione, controllare lo zaino airbag, aggiornare l’ARVA e tirare fuori gli scarponi dal letargo in cantina. Facendo il bilancio della scorsa stagione sono rimasto sorpreso nello scoprire che il mio amato F1 LT aveva già percorso più di 100.000 metri di dislivello. L’allenamento per l’‘Everesting’ e alcune lunghe traversate in sci dello scorso inverno hanno lasciato il segno. Eppure lo scarpone sembra ancora in ottime condizioni, penso mentre lo prendo dallo scaffale in cantina. Amo la leggerezza e la libertà che questo scarpone offre in salita. Solo che, ripensando alle ultime gite della stagione passata, in discesa si percepiva chiaramente che lo scarpone si era un po’ allargato. Non calzava più perfettamente come all’inizio e avrei voluto stringere il sistema BOA più di quanto fosse possibile. Forse è arrivato il momento di un nuovo scarpone da sci, penso tra me e me…?”
Simon Schachenmeier, il mio consulente di fiducia per gli sport di montagna e titolare del negozio Bergsport Schachenmeier a Miesbach, mi ha però detto che non è necessario comprare subito un paio di scarponi nuovi: c’è ancora qualcosa che si può fare grazie al processo di termoformatura degli scarponi e delle solette. In questo modo si può rimettere in forma il “vecchio” scarpone e adattarlo di nuovo in modo personalizzato.
L’idea mi sembra ottima, perché lo scarpone in sé è ancora in buone condizioni: è solo la calzata che potrebbe migliorare. Un’altra opzione se la scarpetta interna fosse stata troppo usurata era quella di sostituire solo quella.
I vantaggi della termoformatura
Il grande vantaggio della termoformatura è che il sottoscarpa non solo viene allargato e adattato alla forma del piede, ma recupera anche un po’ di volume, così che lo scarpone torni a sedersi meglio nello scafo. Nel mio caso questo però non bastava: ecco quindi che entrano in gioco le solette. Queste riducono il volume interno dello scarpone, rendendolo quindi di nuovo più stretto, ma soprattutto garantiscono una migliore trasmissione della potenza allo sci. Nel complesso, il risultato è una calzata perfetta per il mio F1 LT.
La prova in negozio
La mia voglia di neve è cresciuta già solo indossando di nuovo gli scarponi, anche se per ora solo nel negozio di articoli sportivi e non ancora in pista. Dopo il riscaldamento del sottoscarpa, bisogna indossare le solette e, naturalmente, i calzettoni da sci e restare nello scarpone per almeno 10 minuti in posizione di discesa – i sogni delle prossime curve in fresca vengono da soli.
La differenza si sente subito. Lo scarpone ora è ben aderente al piede e la sensazione è già molto migliore. Non vedo l’ora di riportare in azione il mio F1 LT e sono sinceramente felice che sia stato così semplice riportarlo a una calzata perfetta, così da affrontare ancora tante belle gite.
Lukas Irmler